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Motivazione allo studio CERCASI

09 Settembre 2019
Supporto Scolastico

Apprendimento e motivazione sono due funzioni connesse in quanto si rinforzano reciprocamente, e hanno effetti positivi a cascata su altre dimensioni importanti quali la memoria, l’emozione, il pensiero. La motivazione dunque è un elemento fondamentale rispetto alla qualità dell’apprendimento. Semplificando, possiamo così riassumere apprendimento e motivazione. Per apprendimento si intende un processo di acquisizione e cambiamento di schemi, influenzato da memoria, emozione e motivazione. La motivazione invece si identifica con la spinta a compiere una determinata azione per raggiungere un obiettivo. Importante è distinguere tra motivazioni intrinseche e motivazioni estrinseche, in quanto le prime si autoalimentano, dato che rendono l’attività gratificante in sé stessa, mentre le seconde sono attivate per il raggiungimento di un obiettivo, ovvero il raggiungimento di un premio o gratificazione esterna, in seguito alla riuscita o meno dell’attività.

A tal proposito, è utile riflettere sul sistema di premi e punizioni. Ad esempio, la pratica di premiare con un regalo in seguito ad un buon risultato nello studio, ha ricevuto critiche poiché può innescare nello studente scarsamente motivato la volontà di svolgere un’attività all’unico scopo di ottenere una ricompensa, o evitare una punizione, e non invece per ottenere una gratifica intrinseca all’attività svolta. Inoltre, in ambito di apprendimento e motivazione, è stato confermato che l’introduzione di motivazioni estrinseche diminuisce la motivazione intrinseca. Cosa significa allora motivare intrinsecamente all’apprendimento? Significa motivare all’autoefficacia, a sperimentarsi e misurarsi con sé stessi nell’apprendimento. Chi si sperimenta competente in un’attività tende a ripeterla per la gratificazione intrinseca che questa comporta. La conseguenza positiva principale è che se lo studente potrà sperimentarsi efficace in un compito, potrà iniziare a motivarsi e quindi a modificare in positivo la percezione di sé come “persona incapace”, producendo invece energia utile per alimentare la spirale di motivazione intrinseca.

A cura della Dott.ssa Clara Zamarra, psicologa Casa dello Studente

 

 

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