PREMESSE
Gli esseri umani trasmettono conoscenze e formano le generazioni successive nell’acquisire nuove competenze, probabilmente, da quando è iniziata la specie. Si suppone che intorno al 2000 a.C., con gli Egizi, sia stata fondata la scuola come istituzione preposta a questi compiti. Nel corso del XVIII secolo vennero istituite scuole pubbliche gestite dallo Stato nei paesi europei. Le modalità di insegnamento, che oggi definiamo tradizionali, si basavano sulle lezioni frontali, la centralità del ruolo autoritario dell’insegnante e la trasmissione di contenuti. Negli ultimi decenni le modalità con cui i docenti insegnano e gli alunni apprendono si sono modificate notevolmente.
In particolare, recentemente è sorta una importante rete tra la scuola, la famiglia e gli altri enti che accompagnano la crescita delle persone. Così il mondo contemporaneo prosegue questo cambiamento e, in particolare, oggi risulta fondamentale che tutte queste figure considerino le specificità dell’individuo in crescita, per aiutarlo in modo efficace con l’ottica di individualizzare la formazione
La scuola, in particolare, sta già diversificando le proprie strategie di insegnamento per andare incontro alle peculiarità di ciascuno nell’apprendimento considerando aspetti critici, risorse e potenzialità. Infatti, sono state emanate normative e linee giuda specifiche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal Parlamento Italiano, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Consiglio Nazionale degli Psicologi Italiani. (Per un elenco approfondito si veda la sezione “norme e linee guida”.).
In particolare, in Italia sono in vigore la legge 170 del 2010 per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento e la direttiva ministeriale del 2012 per gli altri Bisogni Educativi Speciali.
La finalità di queste normative e linee giuda è garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti e alunni in queste situazioni per ogni ciclo scolastico. L’individualizzazione e la personalizzazione della didattica risultano essere un grosso cambiamento di prospettiva sia per l’istituzione scolastica sia per i ragazzi stessi sia per il loro genitori. Per affrontare in modo efficace i percorsi di ragazzi con certificazione Disturbi Specifici dell’Apprendimento o con (altri) Bisogni Educativi Speciali considerati, quindi, risulta necessario raccogliere le relative informazioni per chiarire e approfondire gli aspetti legislativi, scientifici e metodologici.
Per questo motivo abbiamo pensato alle seguenti tipologie di intervento che possono essere selezionate singolarmente o in più d’una a seconda delle esigenze dell’ente e del territorio di riferimento.