CdS e il bando LETS GO!
Il progetto è stato realizzato con Fondazione Cariplo impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’arte e cultura, dell’ ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica. Ogni anno vengono realizzati più di 1000 progetti per un valore di circa 150 milioni di euro a stagione. Fondazione Cariplo ha lanciato 4 programmi intersettoriali che portano in sé i valori fondamentali della filantropia di Cariplo: innovazione, attenzione alle categorie sociali fragili, opportunità per i giovani, welfare per tutti. Questi 4 programmi ad alto impatto sociale sono: Cariplo Factory, AttivAree, Lacittàintorno e Cariplo Social Innovation. Non un semplice mecenate, ma il motore di idee. Ulteriori informazioni sul sito www.fondazionecariplo. L’8 ottobre 2020 abbiamo ricevuto una bella notizia da parte di Fondazione Cariplo: ci siamo aggiudicati 57000€ dal bando LETS GO! Il bando è uno strumento emesso congiuntamente dalle aree Ambiente, Arte e Cultura e Servizi alla Persona della Fondazione Cariplo, che si è avvalsa del contributo e della collaborazione della Fondazione Peppino Vismara e ha visto la partecipazione delle 16 Fondazioni di Comunità del sistema promosso da Fondazione Cariplo. I contributi erogati sono stati finalizzati a preservare i servizi resi dagli enti di terzo settore (ETS), con l’obiettivo di favorire la ripresa inclusiva e sostenibile delle nostre comunità a seguito dell’emergenza causata dal nuovo virus Sars-Cov-2.
Come Casa dello Studente ci siamo occupati dal 2017 ad oggi (raccogliendo l’eredità dell’omonima associazione culturale dal 2008) di fornire un supporto scolastico integrato attraverso ripetizioni in tutte le materie, dalla prima elementare fino all’università, proponendo un doposcuola plasmato sulle esigenze del singolo, grazie alla creazione di un piano di lavoro individualizzato. La nostra organizzazione, presente sul territorio di Brescia, Bergamo e province, si è sviluppata capillarmente fino ad avere 42 centri attivi tanto nelle aree urbane centrali e periferiche, quanto nelle aree extraurbane centrali e nell’hinterland. La nostra attività è sempre stata erogata in presenza, cercando di guardare al ragazzo con una visione a 360° senza ricondurre i suoi bisogni al mero compito o al raggiungimento degli obbiettivi scolastici minimi. Dal 24 febbraio 2020 Casa dello Studente, così come molte realtà del terzo settore, è stata investita dall’emergenza sanitaria. La nostra attività è stata sospesa nella modalità tradizionale di erogazione cercando di trovare strumenti alternativi per mantenere continuità e, soprattutto, per stare vicino ai ragazzi e alle loro famiglie che si sono sempre affidati a noi nell’affrontare l’anno scolastico.
La chiusura, imposta dai vari decreti governativi, è stata anche una scelta condivisa da tutta la struttura organizzativa, al fine di tutelare la salute pubblica (dei dipendenti, dei collaboratori e degli utenti) e motivata dal crollo della domanda. Quest’ultima ha generato una diminuzione della quasi totalità del lavoro, unitamente ai mancanti proventi derivanti dalle fondazioni e dalle istituzioni, poiché i progetti pianificati sono venuti meno. Le nostre attività di formazione ed educazione, servizi per l’adolescenza, i centri aggregativi e di socializzazione, così come l’attività a domicilio, hanno rischiato la riduzione, in termini di affluenza, se non addirittura la chiusura. Grazie al fondo ricevuto, utilizzato principalmente alle iniziative rivolte all’adolescenza, è stato possibile investire e accelerare la transizione verso il digitale, proponendo il servizio sia in presenza che a distanza, non solo nel rispetto delle normative, ma, soprattutto, per supportare le famiglie e i ragazzi in condizioni di quarantena. Ecco che la modalità di fruizione delle ripetizioni si è arricchita di nuovi canali di erogazione, inizialmente adottati in modalità emergenziale per non abbandonare le famiglie e per non perdere la nostra presenza sul territorio, ed oggi offerti con maggiori competenze e qualità. È stato possibile, e ciò ha decretato la salvezza di CdS per come è sempre stata conosciuta, riorganizzare gli spazi di lavoro: i centri sono tornati vivi, con numeri e con protocolli di sicurezza diversi ma ancora utili alla comunità.
Abbiamo attivato anche nuove collaborazioni in tutti i territori nei quali eravamo già presenti ma anche in nuovi, il che ha comportato la strutturazione di ulteriori progetti. Grazie alla nostra organizzazione interna e al personale altamente qualificato, nonché al dialogo costante con il territorio, sono nati servizi estivi come i centri aggregativi, dei quali non ci eravamo mai occupati, e, durante questo anno scolastico, attraverso la sinergia con amministrazioni comunali, enti del territori e istituti comprensivi, abbiamo supportato le famiglie offrendo il tempo pieno alla scuola primaria, in linea con gli anni precedenti.
Il terzo settore è stato messo a dura prova dall’emergenza Covid-19 e continua ad esserlo ma, grazie a Fondazione Cariplo e ai contributi stanziati sul supporto scolastico integrato di CdS, abbiamo avuto modo di garantire continuità alle attività che costituiscono l’ossatura della nostra Cooperativa. In un momento storico di profonda incertezza, queste rappresentano un solido punto di riferimento per centinaia di famiglie. Non solo. L’investimento economico a nostro favore ci ha permesso, infine, di trasformarci arricchendo il “ventaglio” di proposte rivolte ai nostri utenti.
A cura della Dott.ssa Claudia Salvi, responsabile di area Casa dello Studente