Orientamento è anche progettare il proprio futuro professionale.

Roberto Ramondino, psicologo e psicoterapeuta, sostiene che per progettare il proprio futuro professionale è indispensabile che l’individuo arrivi ad una consapevolezza di sé, delle proprie attitudini e abilità, delle proprie competenze, dei propri interessi, dei propri valori e delle proprie caratteristiche di personalità.
In situazioni di frequente mutamento, quindi, l’individuo dovrà essere preparato a compiere molte volte nella vita delle scelte formative e di lavoro. Perciò è fondamentale che: sappia fare corrette analisi delle situazioni in cui si trova; acquisti consapevolezza delle proprie caratteristiche personali, dei propri interessi e delle proprie capacità; sappia compiere scelte, prendere decisioni ed individuare soluzioni personali ai problemi e abbia una corretta conoscenza del “campo di scelta possibile”, cioè del mondo del lavoro, delle professioni;
“Progettare una professione significa fare dei confronti tra la rappresentazione di sé e la rappresentazione delle realtà professionali che si considerano possibili e desiderabili per un inserimento soddisfacente nel mondo del lavoro” afferma il dott. Ramondino.
A partire da questi presupposti, diventa quindi importante, da parte dell’individuo, rispondere a tre domande: chi sono? Dove sono? Dove vado?
Per quanto riguarda il “chi sono”, l’individuo dovrà avere la consapevolezza di chi è in termini di orientamenti, attitudini, professioni, esperienze, abilità e quindi, ottenere una realistica percezione di sé e di come gli altri lo percepiscono. Il “dove sono” raggruppa tutte quelle informazioni da sistematizzare sul mercato del lavoro e l’organizzazione, sul territorio locale ed organizzazione sociale (attese sociali, culturali, ruoli, profili professionale, capacità richieste, tecnologie ed evoluzione). Il “dove vado” rappresenta il momento di sintesi alle due domande precedenti, ossia, porsi una meta, da qui a un anno, per esempio, o a sei mesi, considerando un periodo di tempo sufficiente a poter realizzare il proprio obiettivo, tenendo conto dei vincoli oggettivi, imposti dalla realtà e da quelli soggettivi, creati da noi stessi.
Per questo è importante, una volta fissato l’obiettivo sia esso professionale e/o formativo, acquisire la consapevolezza di noi stessi affinché possiamo valutare il reale bisogno formativo per realizzare quello che ci interessa.
L’elaborazione di un progetto professionale è il risultato di una crescita equilibrata durante tutto l’arco evolutivo ed è strettamente connessa all’acquisizione di un’identità adulta, all’autonomia dai genitori e all’assunzione di responsabilità personali.
Dott.ssa Stefania Ciaccia, Psicologa equipe Orientamento Casa dello Studente.
Fonte: www.psicopedagogika.it