Affettività e sessualità. Il punto di vista dei bambini
Il 29 novembre 2018 si è concluso il progetto sull’affettività e sessualità con le classi quinte della scuola primaria di Paderno Franciacorta. Come accade quanto si conducono laboratori nelle classi, le emozioni regalate a noi adulti sono molto intense, perché ogni bambino porta sempre con sé un’idea nuova, uno spunto di riflessione, e questo ci sorprende, a volte ci sbalordisce e ci mostra come dietro i loro sorrisi imbarazzati ci siano gioie, paure, turbamenti, speranze e incertezze. Forse, per alcuni, può essere precoce parlare di affettività e sessualità alla scuola primaria, ma in realtà l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che parlarne sia una delle forme più importanti di prevenzione per lo sviluppo relazionale futuro. I bambini, infatti, cominciano ad entrare nel periodo della preadolescenza, fase di passaggio a livello fisico e psichico, che porta il bambino a porsi importanti quesiti che riguardano la propria identità, i propri vissuti emotivi e le proprie relazioni. Bambine e bambini devono cominciare a districarsi nell’universo delle nascenti emozioni e ciò richiede sicuramente l’acquisizione e il consolidamento di importanti competenze emotive e relazionali. Durante questi laboratori, spesso emerge come i bambini abbiano un bagaglio ricco di informazioni poco mediate, confuse e ,talvolta, addirittura errate. Cercando di instaurare un clima accogliente e sicuro, i bambini si sentono legittimati ad esprimere i loro dubbi e le loro curiosità nonché i sentimenti di vergogna e il ventaglio di emozioni che suscitano i temi dell’innamoramento, dell’amicizia e della sessualità in senso più ampio.
Durante il laboratorio hanno avuto la possibilità di esprimere le parole “volgari” che conoscevano al fine di attribuirgli un significato corretto e chiaro. Hanno portato le loro esperienze da “innamorati” riflettendo su quanto le prime cotte possano renderli impacciati e con la testa fra le nuvole. Hanno potuto chiedere consiglio su come dichiararsi alla persona che piace e su come gestire la frustrazione di un no o della fine di un fidanzamento, proprio come a volte accade ai loro genitori. Hanno potuto riflettere su come il loro corpo, i loro pensieri e i loro stati d’animo cambino nella pre-adolescenza. Hanno chiesto spiegazioni su temi importanti e delicati come la prostituzione, lo stalking e le violenze sessuali, riconoscendo l’importanza di proteggere e dare valore al proprio corpo e a quello altrui. Abbiamo parlato di contatti fisici piacevoli o spiacevoli e soprattutto del diritto di poter scegliere se accettarli o non accettarli. Infine, abbiamo parlato della differenza tra fare l’amore e il sesso in senso stretto arrivando alla conclusione di come, nel primo caso, si tratti di un qualcosa di esclusivo, che permette, quando la testa e il cuore sono pronti, di scambiare reciproco amore ad una persona per noi unica. Tantissime emozioni sono state accolte e dichiarate, alcune piacevoli, altre spiacevoli, in alcuni loro sguardi si leggeva la voglia di proiettarsi in avanti, in altri la paura di lasciare la propria infanzia. Per tutti questi motivi credo che percorsi su queste tematiche siano fondamentali, al fine di rispondere ed accogliere la naturale predisposizione a conoscere dei bambini.
A cura della Dott.ssa Andreatta Alice, Psicologa Casa dello Studente