Andare dallo psicologo: una roba da pazzi!
“Non c’è salute senza salute mentale” afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La salute mentale è, infatti, parte integrante della salute e del benessere degli individui e, proprio per tale ragione, riconoscere segnali di disagio e prendersene cura è di fondamentale importanza nella quotidianità di qualsiasi persona.
Senza dubbio, il primo passo da muovere in questa direzione è il superamento di stereotipi e pregiudizi che limitano la possibilità di chiedere aiuto ad un professionista.
Sebbene non ci sia più una vera e propria condanna sociale, rimane l’idea che andare dallo psicologo sia una “roba da pazzi”. Idea che trova terreno fertile nelle narrazioni dominanti della modernità, dove bisogna essere sempre forti e autodeterminati. Andare dallo psicologo diventa un motivo di vergogna, una sottolineatura della propria debolezza, un’attività da tenersi per sé, anche perché, per tradizione, “i panni sporchi si lavano in famiglia” e “se poi si viene a sapere in giro che hai avuto bisogno di aiuto, cosa penserà la gente?”.
Al contrario, proprio in una realtà dove prestiamo sempre una grande attenzione a mostrarci integri e vincenti all’esterno, rivolgersi ad uno psicologo è un atto di coraggio, di responsabilità e di cura verso se stessi.
Superati i pregiudizi, un altro ostacolo nel contattare uno psicologo può essere rappresentato dalla scarsa conoscenza in ambito di salute mentale. Non di rado le persone si chiedono, ad esempio, dove e come cercare uno psicologo, quale sia il professionista più indicato per le proprie esigenze, in cosa consista un colloquio psicologico, quale sarà la durata del percorso.
Proviamo a fare chiarezza.
Insieme allo psicologo, la persona esplora i suoi dubbi e le sue difficoltà relative a processi evolutivi o involutivi, fasi di transizione e di crisi. Lo psicologo, nel suo spazio di consulenza, si occupa di sostenere, motivare, abilitare o riabilitare la persona, rinforzando le sue capacità di scelta e supportandola nella crescita personale.
Infatti, come previsto dal Codice Deontologico, lo Psicologo lavora per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace (art.3).
Nel momento in cui ci si presenta dallo psicologo, il compito di quest’ultimo è analizzare la domanda, valutando il tipo di malessere e svolgendo, se necessario, un percorso diagnostico. Quindi, sulla base della domanda si strutturerà un percorso di intervento.
I benefici dipendono ovviamente dal tipo di obiettivo che ci si pone. Tendenzialmente, possono riguardare il funzionamento relazionale ed emotivo della persona che si presenta per una consulenza. Oppure la prevenzione e il miglioramento del benessere psicologico e relazionale dell’individuo, della coppia, della famiglia e di un gruppo.
La consulenza psicologica è un percorso breve finalizzato ad aiutare la persona a fare maggior chiarezza sulle problematiche che possono insorgere nel corso della vita. Si tratta di un intervento che in alcuni casi può già essere sufficiente per la risoluzione delle difficoltà oppure può contribuire a fornire indicazioni utili per capire il percorso da fare. Si attua generalmente in un numero definito di incontri a seguito dei quali la persona può decidere quali strategie adottare, compreso se avvalersi o meno di un successivo percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia.
Casa dello Studente con il servizio di Psicologia Sostenibile offre supporto psicologico in termini di consulenza ponendosi un duplice obiettivo: rispondere in modo efficace alle esigenze di supporto psicologico di varie fasce di popolazione e offrire delle tariffe accessibili.
A cura della Dott.ssa Laura Laudicina, psicologa Casa dello Studente