Genitori e compiti a casa. Ecco la ricetta
Ricomincia la scuola e con essa anche i compiti a casa.
I compiti, soprattutto in casi di DSA-BES in cui le difficoltà organizzative e i livelli di frustrazione sono più alti, possono rappresentare una delle maggiori cause di attrito e scontro tra genitori e figli. L’esistenza di problemi nella gestione dei compiti è spesso causa, oltre che di litigi, anche di stress nei bambini i quali possono mostrare reazioni eccessive di ansia, depressione, rabbia e anche sintomi fisici (senso di affaticamento, mal di testa, mal di stomaco). È possibile, tuttavia, utilizzare alcune strategie che semplificano lo svolgimento dei compiti e permettono di aumentare la motivazione e il senso di auto-efficacia degli studenti.
Ecco i nostri consigli per la gestione dei compiti a casa.
1. Utilizza il rinforzo
Focalizzarsi sugli aspetti negativi può risultare, oltre che inefficace, addirittura nocivo per le interazioni all’interno della famiglia. Cerca di prestare attenzione a tutti i comportamenti corretti e positivi di tuo figlio e gratificali adeguatamente in modo che egli si accorga di fare cose che risultano gradite. In tal senso i comportamenti adeguati aumenteranno di frequenza e tuo figlio si sentirà maggiormente apprezzato, migliorando, di conseguenza, i propri atteggiamenti e le proprie modalità di interazione.
2. Identifica il modo in cui tuo figlio impara meglio
Non siamo tutti in modo uguale. Ciascuno di noi ha il proprio modo di imparare e di approcciarsi allo studio. Esistono diverse modalità di apprendimento – ascoltando, visualizzando, leggendo, muovendosi – ed è importante comprendere qual è quella più adatta alla persona.
3. Crea una routine di studio
L’organizzazione del lavoro, del materiale e del tempo, soprattutto per un soggetto con DSA, è una tra le cose più importanti. La predisposizione di una routine definita da regole specifiche favorirà, nel tempo, lo sviluppo di una piena autonomia. Scegli un luogo adibito ai compiti che sia adatto e sufficientemente lontano da fonti di possibile distrazione. Fai in modo che il bambino abbia a disposizione tutti i materiali necessari prima di iniziare i compiti (astuccio, matita, penna, gomma, righello etc). Per una migliore gestione del materiale può essere utile, per esempio, associare un colore ad ogni materia e utilizzare delle copertine colorate per quaderni e libri. In questo modo sarà più facile trovare il materiale che serve per lo svolgimento dei compiti.
4. Lavora sulla gestione del tempo
Una delle strategie più utili durante i compiti, è quella di fornire delle piccole pause, dopo un breve periodo di studio. Il tempo di pausa e il tempo di lavoro vanno sempre concordati prima con il bambino. Può essere utile procurarsi un cronometro ben leggibile, da utilizzare con l’impostazione “conto alla rovescia”. Il cronometro va posizionato sul tavolo in modo che sia ben visibile. All’inizio, le pause possono essere molto frequenti, ad esempio, è possibile impostare un tempo di lavoro di 10 minuti, al termine dei quali vengono dati 4 minuti di pausa. Successivamente, una volta acquisita la tecnica, cercheremo di capire quando il bambino necessita realmente di una pausa: se dopo 20 o 30 minuti. In ogni caso, è consigliabile non superare mai i 40 minuti di attività. Il tempo della pausa deve essere in relazione a quello dedicato ai compiti. La pausa dovrebbe essere più lunga se abbiamo dedicato maggior tempo all’attività: ad esempio, se abbiamo concordato 4 minuti di pausa ogni 10 minuti di compiti, potremmo dare delle pause di 8 minuti ogni 20 di compiti.
5. Utilizza gli strumenti compensativi e le misure dispensative
L’utilizzo di strumenti idonei può far la differenza. Per esempio, il computer permette di scrivere utilizzando il correttore ortografico, utile soprattutto per i casi di disortografia o disgrafia. Inoltre, ci sono anche dei software di sintesi vocale per la lettura dei testi scolastici. In questo modo il bambino viene dispensato dalla lettura, demandata al computer. Attenzione però: non esistono strumenti universalmente validi. La loro scelta va ponderata sulla base delle caratteristiche del bambino e del suo stile di apprendimento.
6. Chiedi aiuto
Quando gli attriti tra genitore e figlio sono forti val la pena considerare la possibilità di demandare la gestione dei compiti scolastici ad un professionista esterno. Questo consente di preservare la relazione, diminuire litigi e scontri e destinare i momenti che potete passare insieme facendo qualcosa di piacevole!
A cura della dott.ssa Francesca Cervati, Psicologa Pool Casa Dello Studente