Si torna a scuola dopo il covid. Quali sono le paure di ragazzi, famiglie e docenti?
“Sono preoccupato dell’incertezza continua: fino all’ultimo non si sa come andranno i ragazzi a scuola, con che modalità”
“Più che l’organizzazione a scuola, mi fa paura il tragitto in autobus”
“Da insegnante ho paura di non trovare come fare didattica in modo efficace rispettando i distanziamenti, ritrovandomi a fare più il gendarme che la docente”
“Non sono preoccupato, tra due settimane tanto saremo tutti a casa”
Il tema del rientro a scuola sta dando vita, in particolar modo nell’ultimo mese, a innumerevoli scambi, confronti e dibattiti da parte dei genitori e degli insegnanti, che riportano considerazioni e riflessioni personali in merito a questo delicato momento, condividendo ansie, paure e incertezze. Da sempre, il ritorno sui banchi è considerato una fase complessa non solo per gli studenti, ma anche per le loro famiglie a causa delle grandi aspettative, della confusione e dei timori che porta con sé e che, in particolar modo quest’anno, si sono amplificati a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Manca ormai davvero poco al rientro sui banchi di scuola, ma i dubbi e le perplessità sulle procedure sono ancora molti, da parte sia delle famiglie, sia del personale docente, così come quando si affronta qualsiasi nuova situazione mai sperimentata in precedenza e rispetto alla quale si hanno poche informazioni e certezze, ma molti dubbi e indecisioni. Ciascuno prova quindi ad affrontare questa circostanza secondo le strategie personali di cui dispone e che in passato si sono rivelate essere efficaci in condizioni o contesti con simile portata emotiva; ci sono quindi persone che si affidano totalmente alla scuola e agli insegnanti che sono stati formati sulla gestione della situazione, chi ricerca continuamente nuove informazioni e aggiornamenti sui siti web o confrontandosi con colleghi, amici e altri genitori, chi affronta nel qui ed ora ciò che sta accadendo e le conseguenti evoluzioni procedurali e normative. Tra le strategie che possiamo adottare per affrontare in modo più sereno l’inizio del nuovo anno scolastico troviamo certamente la condivisione delle emozioni, dando spazio all’ascolto di ciò che il bambino esprimere riguardo all’entusiasmo e alle aspettative sulla nuova esperienza, fornendo le informazioni delle quali disponiamo (nel caso di ingresso in una nuova scuola, mostrando l’edificio, spiegando la strada da percorrere per arrivarci con i mezzi di trasporto o a piedi) e affrontando insieme i momenti che anticipano l’avvio delle lezioni, come l’acquisto del materiale e dei libri. Altre indicazioni generali che possono essere d’aiuto per il ritorno tra i banchi possono essere, ad esempio il ripristino graduale dei tempi nei quali la giornata è scandita, partendo dal ciclo sonno- veglia che dovrebbe, già nei giorni precedenti, essere riportato agli orari adottati nel periodo scolastico; nel caso di bambini della scuola primaria o nel cambio di ciclo scolastico dalla primaria alla secondaria, preparare insieme lo zaino e i vestiti, mentre tra la secondaria di primo grado e quella di secondo grado affrontare questo passaggio verbalmente facendo un breve check-up del materiale da portare in classe. Un’ultima indicazione utile potrebbe essere quella di sottolineare gli aspetti positivi della ripresa scolastica, primo fra tutti il ritrovare i compagni che non si incontrano da tanti mesi, ma anche il riprendere delle attività piacevoli, ludiche e ricreative e riflettere, discutendo e confrontandosi, su quanto questa situazione sia condivisa e comune a tutti, cercando di normalizzare i sentimenti di timore e incertezza che la caratterizzano e che sono trasversali e collettivi.
A cura della Dott.ssa Francesca Tagliani, Psicologa Casa dello Studente