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Come stare a galla in un mare di informazioni

Oggi più che mai l’informazione influenza la nostra vita e la nostra sicurezza. Le notizie sono una cosa seria. (…) Scegli gli editori responsabili, gli editori veri. Scegli la serietà.

Così recita un famoso spot in onda dal 24 marzo 2020 che porta l’attenzione all’importanza della scelta delle fonti di informazione. Non sempre, tuttavia, questa operazione risulta essere facile e le Fake News sono ormai all’ordine del giorno. Non a caso, tra i neologismi del 2020 troviamo proprio il termine “Infodemia”, che indica la circolazione eccessiva di informazioni da cui scaturisce un difficile orientamento da parte nostra su un dato argomento, a causa della difficoltà a individuare fonti attendibili.

Quando possiamo considerare quindi una fonte attendibile?

In generale le fonti attendibili (libri, siti, riviste specializzate ecc) sono quelle che fanno riferimento ad autori affidabili e autorevoli rispetto all’argomento in esame, ad esempio una notizia relativa a una società sportiva può considerarsi valida se pubblicata dall’addetto stampa sul sito ufficiale della società sportiva stessa, mentre se compare su un blog gestito da tifosi è bene dubitare sulla veridicità della notizia stessa. Se il mio obiettivo è quello di raccogliere informazioni in merito a uno specifico tema, una buona prassi è quella di interrogare le fonti autorevoli delle quali disponiamo in merito all’argomento, andando a consultare direttamente la cosiddetta “fonte primaria”. Un articolo di giornale che illustra uno studio scientifico relativo a un vaccino sarà una fonte secondaria dell’informazione, mentre la rivista scientifica che ha pubblicato lo studio in questione è la fonte primaria, la più attendibile rispetto al tema in oggetto.

 

Altro aspetto rilevante è quello relativo all’affidabilità di un sito internet. Come distinguiamo un sito attendibile da uno che non lo è?

Un criterio utile è certamente il dominio, che indica il tipo di organizzazione e la provenienza, aiutandoci a discriminare tra documenti originali o meno. Ad esempio .gov fa riferimento a un ente governativo, .edu fa riferimento alle istituzioni educative, quindi nel momento in cui decidiamo di utilizzare un determinato sito per informarci su uno specifico tema, è utile controllare l’URL del sito stesso. Altro aspetto è l’ufficialità del sito stesso: consultare il sito di un’organizzazione ci consentirà di avere informazioni ufficiali in merito, mentre siti che citano l’organizzazione o che riportino notizie su essa saranno necessariamente meno attendibili.

Non è certamente semplice dare delle indicazioni generali, sempre valide e pienamente esaustive in merito alla scelta delle fonti di informazione, poiché spesso queste variano a seconda dell’argomento di interesse. Tuttavia, seguendo i suggerimenti suddetti sarà possibile arginare e limitare non solo il contatto con fake news, ma anche il diffondersi in modo massiccio e capillare delle stesse.

A cura della Dott.ssa Francesca Tagliani, Psicologa Casa dello Studente

1 comment

  1. Maria Pasqua | 4 Maggio 2020 at 3:49

    Scrivo per partecipare al incontro che si terrà online il 7 maggio, riguardo genitori e figli che hanno disturbi dell’ apprendimento

    Reply

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