Orientamento: come comportarsi nella fase di scelta. Una guida per il genitore
I genitori hanno un ruolo importante e difficile durante la fase di orientamento degli studenti post diploma.
I desideri, le ambizioni, le aspirazioni, i progetti e le paure degli adulti, infatti possono condizionare le scelte scolastiche o professionali, sostenendo ma allo stesso tempo rallentando il processo di maturazione e pianificazione del futuro dei loro figli.
Una delle maggiori difficoltà per la famiglia, soprattutto nella relazione con figli adolescenti, è riuscire a far sentire la propria presenza al figlio lasciandogli al contempo autonomia e spazio per crescere e percorrere la sua strada.
Il rapporto genitori-figli va, quindi, in questa fase delicata, continuamente ripensato e reinventato; se il compito principale del genitore o dell’adulto di riferimento è quello di sostenere il figlio nella scelta del proprio futuro, affinché sia felice, quali azioni può compiere?
Il primo passo è sicuramente quello di offrire ai propri figli degli spazi per riflettere insieme, dando la propria disponibilità al confronto e all’approfondimento mettendo sempre al centro il ragazzo, con le sue peculiarità e i suoi tempi individuali di maturazione.
Ciò vuol dire:
- Osservare i figli e ascoltarli per scoprire interessi, punti di forza, inclinazioni.
- Aiutare i figli a riflettere su sé stessi, per conoscersi e capire le attitudini.
- Offrire delle visioni del futuro realistiche ma non pessimistiche.
- Informarsi insieme rispetto ai diversi percorsi universitari.
- Sostenere i ragazzi anche quando scelgono scuole lontane.
- Tollerare la possibilità che il figlio possa sbagliare nella sua scelta, senza investire eccessivamente di significato tale decisione.
- Aiutare a considerare in maniera propositiva e costruttiva il parere della scuola, degli esperti o lo stimolo del genitore, senza pressioni, ma senza delegare il ruolo di guida esclusivamente a persone esterne al nucleo famigliare
- Evitare di selezionare le informazioni per la scelta sulla base di un unico criterio che si ritiene più importante. Ad esempio scegliere una determinata università solo perché vicino alla propria abitazione, o perché più facoltosa.
- Evitare di sostituirsi ai figli nella scelta, partendo dal presupposto che siano ancora immaturi: gli impediremmo proprio di vivere questa importante occasione di crescita.
Questi sono alcuni importanti principi che il genitore potrebbe tenere a mente per accompagnare il figlio in maniera funzionale in questo percorso, ricordando che il compito del genitore non è risolvere i problemi dei figli ma aiutare a comprenderli.
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